CHE COS'E'

Reg. Ce 852/2004, il D.lgs. 155/97 , D.lgs.193/07
Se stai per approcciarti al settore alimentare, in qualità di imprenditore, di dipendente o di collaboratore, devi assolutamente sapere cos’è l’HACCP e perché è così importante per le attività che rientrano nella filiera produttiva e distributiva di alimenti e bevande.
L’HACCP è un insieme di procedure, atte  a prevenire le possibili contaminazioni degli alimenti.
Si tratta in parole più semplici di un sistema di autocontrollo, che ha come obiettivo la garanzia della sicurezza igienica e della commestibilità.
In particolare  il responsabile dell’azienda è obbligato a garantire un adeguato grado di igienicità per quanto riguarda tutti i processi che interessano la produzione e la vendita degli alimenti.

CHI DEVE FARLO

Sono obbligati a dotarsi di un piano Haccp , operatori nel campo della ristorazione, bar/pasticcerie,  rivendite alimentari e ortofrutta, salumerie, gastronomie, macelli, macellerie, pescherie, panifici,mense, industrie alimentari……….
In pratica, tutti coloro che sono interessati alla produzione primaria di un alimento, alla sua preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione, vendita o fornitura, compresa la somministrazione al consumatore.

CONSULENZA

Lo staff dello Studio Scafuro è in grado di offrirti una consulenza completa  per essere sempre in regola con quanto dispone la normativa e gli aggiornamenti previsti.
In base alla tipologia di attività lavorativa, ai lavoratori presenti e ai rischi preventivamente analizzati tramite sopralluogo , procederemo a strutturare il tuo piano di autocontrollo.

Piano di autocontrollo:

  • Redazione Manuale  di autocontrollo H.A.C.C.P
  • Certificazione H.A.C.C.P
  • Registro di autocontrollo
  • Valutazione ed adeguamento alle norme di igiene dei prodotti alimentari e di autocontrollo H.A.C.C.P
  • Verifiche ispettive
  • Misure di prevenzione
  • Tamponi  su attrezzature e superfici di lavoro

FORMAZIONE HACCP

La formazione HACCP (EX LIBRETTO SANITARIO) è la Certificazione obbligatoria che ciascun dipendente e Titolare di Azienda deve possedere durante lo svolgimento e sul luogo della propria attività, sempre all’interno del settore alimentare, che certifica la conoscenza del corsista delle nozioni fondamentali sull’Haccp.
Lo Studio Scafuro  dispone di percorsi formativi per il conseguimento dell’attestato di formazione  richiesto agli addetti che operano nel settore alimentare

LA DURATA DEL CERTIFICATO E’ TRIENNALE.

CORSI HACCP

Rischio 1

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Categoria:
NON ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DI ALIMENTI

Figura professionale:cameriere ,barman , magazziniere, autotrasportatore etc…)

Descrizione del corso:
Il corso e’ rivolto al personale non qualificato che non manipola alimenti  e si effettua in sostituzione dell’ex libretto sanitario;
Il percorso formativo e’ previsto in tutte le aziende che conservano, commerciano, producono e manipolano alimenti e bevande secondo quanto previsto dai Regolamenti Europei 852/04 e 178/02

Modalità di erogazione: e-learning

Rischio 2

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Categoria:
ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DI ALIMENTI
personale qualificato della ristorazione

Figura professionale: cuochi,pasticcieri,fornai,pizzaioli,macellai, etc…

Descrizione del corso:
Il corso e’ rivolto al personale qualificato che manipola alimenti e si effettua in sostituzione dell’ex libretto sanitario; Il percorso formativo e’ previsto in tutte le aziende che conservano, commerciano, producono e manipolano alimenti e bevande secondo quanto previsto dai Regolamenti Europei 852/04 e 178/02

Modalità di erogazione: e-learning

Rischio 3

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Categoria:
RESPONSABILE INDUSTRIA ALIMENTARE

 

Figura Professionale: Titolare

 

Descrizione del corso:
Il corso è rivolto al Responsabile dell’industria alimentare e si effettua in sostituzione dell’ex libretto sanitario; Il percorso formativo  è previsto in tutte le aziende che conservano, commerciano, producono e manipolano alimenti e bevande secondo quanto previsto dai Regolamenti Europei 852/04 e 178/02.

Modalità di erogazione: e-learning

Quali sono le sanzioni HACCP e Sicurezza alimentare

La principale legge italiana che si occupa di sicurezza alimentare e autocontrollo è il Decreto Legislativo 193/07, che recepisce il Pacchetto igiene, ovvero i Regolamenti europei CE 852, 853, 854, 882/2004 e la Direttiva 2002/99.

L’articolo 6, in particolare, definisce le sanzioni a cui si va incontro qualora non si rispettino le norme sulla prassi igienica nelle industrie del settore alimentare.

– Omessa predisposizione di procedure di autocontrollo igienico sanitario basate sui principi HACCP (quali ad esempio la mancanza del Piano di autocontrollo)
Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 6.000

 

-Mancato o non corretta applicazione del metodo di autocontrollo (HACCP)
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 6.000

 

 Mancata indicazione degli allergeni L’obbligo di indicazione degli allergeni per i prodotti somministrati sul menù, apposito registro o altra modalità, ma sempre supportata da una precisa documentazione scritta, facilmente reperibile dai consumatori e dalle autorità di controllo , l’indicazione di decongelato sui prodotti con applicazione delle deroghe previste

1)Omessa indicazione degli allergeni (da 3.000 a 24.000 euro)

2)Indicazione con modalità difforme  (da 1.000 a 8.000 euro)

 

Mancata notifica (presentazione della DIA semplice o differita) all’autorità competente di ogni stabilimento (locale, laboratorio, negozio, pubblico esercizio) che esegue una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.500 a euro 9.000

 

-Attività di macellazione di animali, di produzione e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o dai locali riconosciuti   ai sensi del Reg. CE n. 853/04
 Arresto da sei mesi ad un anno o ammenda fino a euro 150.000, in base alla gravità del reato

 

-Svolgimento di attività in stabilimenti non riconosciuti o effettuazione di attività quando il riconoscimento è sospeso o revocato, o che pur essendo condotte presso un impianto riconosciuto, non siano state comunicate all’autorità competente per l’aggiornamento del riconoscimento
Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000

 

-Mancata comunicazione all’autorità competente di variazioni o modifiche di attività già registrate per l’aggiornamento della registrazione/DIA.
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 3.000

 

-Mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene (requisiti strutturali)
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 3.000   

 

-Omessa indicazione sull’etichetta del prodotto alimentare di origine animale del numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 3.000

 

-Immissione in commercio di carni fresche refrigerate o congelate prove di bollatura sanitaria 
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 8.000  

 

-Mancata predisposizione di sistemi e procedure che consentano di individuare, in qualsiasi momento, chi abbia fornito loro un alimento o qualsiasi sostanza atta a entrare a far parte di un alimento e di individuare le imprese alle quali hanno fornito i loro prodotti (Procedura di tracciabilità e rintracciabilità).
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 750 a euro 4.500  

 

-Mancata attivazione della procedura di ritiro dei prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza.
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 18.000

 

-Mancata informazione di attivazione della procedura di ritiro dei prodotti all’autorità competente.
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 3.000

 

Mancata collaborazione con l’autorità competente al fine di evitare o ridurre i rischi legati ad un alimento.
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 12.000

 

Mancata informazione  del consumatore dei motivi che hanno determinato l’attivazione della procedura per il ritiro dal mercato, qualora un prodotto sia risultato non conforme ai requisiti di sicurezza.
 Sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 12.000